Maggiore sicurezza in bici: 6 accortezze utili una volta in strada(tratto da Bici-da-strada.it)
Ma quant’è bello andare bici? Quant’è bella quella sensazione di libertà che la bici trasmette all’istante, appena si agganciano i pedali? Prendi, parti e vai e la vita si aggiusta in un attimo. Però… Però, è innegabile che chiunque, oggi, ha paura quando si mette in strada con la bici. Quella fantastica libertà che la bici trasmette è una libertà condizionata.
Perché in strada non sei da solo. E siccome ci sono regole ogni qualvolta ci si relaziona con gli altri, anche in bici ci sono delle regole. In strada vige il Codice della Strada, al quale, sebbene imponga delle regole a volte non chiare e, forse, ormai obsolete, dobbiamo attenerci. Ok la precedenza e ok anche la segnaletica, ma la sicurezza in bici è fatta soprattutto di buon senso e accortezze. Accortezze che attenuano un po’ quella paura quando agganci i pedali.
Maggiore sicurezza in bici: come fare?
Appena sei in strada, sei esposto. E, cosa anche peggiore, sarai il più fragile fra tutti gli utenti della strada. Quindi, le regole del Codice della Strada, per me e per te che andiamo in bici, non servono tanto a tenerci lontano dalle multe, ma a tornare a casa interi. O addirittura vivi. Parlando di sicurezza nulla è ovvio. Nulla è scontato. Allora, proviamo a rileggere le regole base in una maniera meno ovvia e pensando che molti automobilisti sono distratti o ci vedono come un intralcio.
1 – Quando sei in bici nessuno ti vede
Partiamo da questo paradosso che, però, trova spesso riscontro quando siamo in bici in strada. Se, ahimè, è vero che in bici nessuno ti vede vuol dire che devi pensare di non avere più il diritto di precedenza. Agli stop e agli incroci rallenta sempre (anche quando avresti la precedenza), sii guardingo e preoccupati che avvenga un contatto visivo o acustico con gli altri eventuali utenti della strada. Assicurati che ti guardino o che ti odano, altrimenti, se serve, avverti del tuo passaggio con un fischio (potente), un campanello o uno strillo (a mali estremi…). E nel caso tutto ciò non funzionasse, sii pronto a fermarti o a correggere la traiettoria.
2 – Sei il più fragile, stai da parte
Fra tutti gli utenti della strada sei il più fragile, quindi in strada cerca di occupare meno spazio possibile. Prima ancora del Codice della Strada lo dice il buon senso: con la bici in strada stai il più possibile sul margine destro (fintanto che la strada lo consente) ed evita bruschi cambi di traiettoria. Se l’asfalto è rovinato e devi evitare buche o crepe, prima di cambiare traiettoria assicurati che dietro non sopraggiungano immediatamente delle auto. Cambiare traiettoria all’improvviso è pericoloso, sempre, perché chi guida non è detto che abbia prontezza o concentrazione sufficiente per capire cosa sta succedendo o cosa tu, in bici, stia facendo.
3 – Non tutte le strade sono per la bici
A meno che non ci sia un divieto palese, tutte le strade statali, provinciali, comunali e via dicendo sono aperte al transito con la bici. Ma non tutte sono raccomandabili. Se c’è traffico pesante, una sede stradale stretta e magari anche un fondo stradale sconnesso, è meglio evitarle seppure non siano vietate. Oppure, se possibile, aspettate un orario in cui c’è meno traffico. Non tutte le strade, ad oggi, sono consigliabili in bici.E lo sai bene.
4 – Pedalare appaiati? Il CdS e il buon senso dicono che…
Questo punto farà discutere, ma ilCodice della Stradaparla chiaro: “[i ciclisti] quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro”. Quindi? E’ bello parlare in bici pedalando appaiati (lo facciamo tutti), ma è bene farlo il meno possibile e solo dove traffico e tipologia di strada lo consentono. Meglio fermarsi un po’ più a lungo al bar o alla fontana per fare due chiacchiere con più tranquillità.
5 – Sii gentile (anche quando gli altri non lo sono)
Questa non deve suonarti come un “porgi l’altra guancia”, ma piuttosto come resta calmo, concentrato e non farti rovinare l’uscita in bici dal primo cafone al volante che incontri. Non inveire, perché ti rovina l’umore, ma quando qualcuno rispetta la precedenza, rallenta ed evita di sorpassarti in curva o ti concede il fatidico metro e mezzo in sorpasso, alza la mano e ringrazia. Fa bene a tutti.
6 – Luci lampeggianti anche di giorno
Ti dico questo: da quando le uso (davanti e dietro) mi sento più sicuro. E agli incroci, sebbene io continui ad essere guardingo e circospetto, aiutano a rendermi più visibile. Ma servono luci led vere, quelle che, ahimè, ingombrano e pesano. E costano. Sì, aumentano il peso della bici anche di 100 gr, ma, credimi, servono. Tanto davanti, quanto dietro. E della loro efficacia te ne accorgi quando sei al volante e incontri dei ciclisti con luci led accese.
Da non dimenticare, in questo senso, anche l’importanza dell’abbigliamento. Meglio scegliere capi con colori accessi o con inserti riflettenti, specie nelle giornate con scarsa visibilità…
In conclusione…
La conclusione è un po’ amara: quando sei in bici è come se diventassi invisibile. Quindi, devi comportarti come se nessuno ti potesse vedere. Agli stop e agli incroci, anche se hai la precedenza, rallenta sempre. Non puoi essere sicuro di nulla, quindi più lontano dal traffico sei e meglio è. Perché la tua libertà in bici è una libertà fortemente condizionata. E’ inaccettabile? E’ sbagliato? E’ ingiusto? Sì, sì, sì, maquesta è la realtà. Potrei argomentare dicendo che non abbiamo una vera cultura della bici, ma non posso pensare che una legittima paura dell’uscire in bici abbia la meglio, impedendomi di farlo. Preferisco invece pensare: che cosa posso fare per avere maggiore sicurezza in bici? Questo è il mio atteggiamento mentale, ogni volta che esco in bici, per ridurre i rischi. Può sembrarti un nulla, ma, attenzione, è un nulla solo in apparenza.